" No alla distruzione, alla violenza spietata che persevera su una popolazione intera, dentro la nostra Europa. No alla morte, alle bombe sugli ospedali, no all'annientamento di una nazione. 

Il conflitto bellico ha sconvolto tutti, a livello internazionale. A smosso le coscienze, ha innescato un clima di paura e tensione, perché questa guerra ci riguarda. L'Ucraina siamo noi.
E al terrore di una minaccia nucleare si unisce, nel quotidiano, il prezzo delle ripercussioni sui costi delle materie prime, dell'energia, del petrolio. Si uniscono le conseguenze economiche di una guerra che ha minato gli equilibri internazionali in modo irrimediabile. 

Alle atrocità che vediamo raccontate sui giornali, si aggiunge il peso dell'incertezza sulle nostre vite.
Sono giorni di tensione, ma anche di solidarietà. Ad una crisi umanitaria senza paragoni, si è risposto con una mobilitazione massiva di volontariato e di donazioni.

Associazioni, aziende e privati cittadini, in tantissimi, stanno dando il loro contributo per aiutare le persone che fuggono dalla guerra. E noi, come Amministrazione pubblica, ci uniamo a quelle forze. Stiamo organizzando un sistema di accoglienza insieme alle associazioni e alle amministrazioni pubbliche a noi vicine. Siamo e saremo al fianco dei profughi che scappano dalle bombe e hanno visto le loro vite andare in frantumi.
Rispondiamo quindi alla paura, rimboccandoci le maniche per aiutare nelle nostre possibilità.
Anche questo è un messaggio di pace."