#SultavolodelSindaco: il futuro del Comprensorio

È appena iniziato un nuovo anno e tra le priorità in agenda per questo 2018 c’è lo sviluppo del nostro distretto industriale. È infatti cominciato un anno di duro lavoro, di traguardi da raggiungere, di difficoltà economiche da superare, di nuove opportunità da cavalcare. L’impegno della nostra Amministrazione Comunale è quello di affiancare imprenditori e lavoratori nelle sfide che dovranno affrontare, rappresentando un supporto alla crescita delle aziende che popolano il nostro tessuto industriale. Come istituzioni locali, unendo le forze in sinergie, dobbiamo pensare a tutelare e rilanciare il futuro del Comprensorio del Cuoio.

Negli ultimi giorni di dicembre abbiamo inaugurato un’importante infrastruttura che faciliterà la vita di chi opera e vive sul territorio: il Braccetto di collegamento tra il Macrolotto di Castelfranco di Sotto e la Bretella del Cuoio. Fulcro del progetto è stato sin dall’inizio l’elemento sinergico tra istituzioni (territorialmente ricadente nel comune di Santa Croce) e imprese: un coinvolgimento essenziale per rispondere alle esigenze del distretto industriale. È grazie alla collaborazione tra pubblico e privato che è stato possibile realizzare quest’opera fondamentale per lo sviluppo del distretto produttivo.

La passione, l’impegno, l’innovazione delle nostre aziende del Comprensorio rappresentano la linfa vitale del nostro territorio, il motore che muove il progresso economico e sociale delle nostre comunità. Non dobbiamo dimenticarlo. È per questo motivo che rientra tra le mie attenzioni e preoccupazioni più forti, il nuovo assetto della Cassa di Risparmio di San Miniato, recentemente acquisita dal gruppo Credit Agricole Cariparma.  

Auspico che il primo passo della nuova proprietà francese sia il necessario confronto con i sindaci ed i soggetti rappresentativi del territorio. La Cassa di Risparmio è sempre stata, e tale deve rimanere, l’istituto di credito del comprensorio: è necessario che anche i nuovi vertici mantengano un collegamento forte con la realtà produttiva e tutto il tessuto sociale, formato non solo da grandi imprese, ma soprattutto da piccole e medie realtà industriali. Questo nuovo avvio dovrà essere l'occasione per cogliere nuove opportunità: aver come interfaccia un gruppo di portata internazionale può diventare un valido sostegno per le nostre aziende, sempre più mirate alla crescita dell’export. Il cambiamento può portare a migliorare le nostra realtà, sostenendo impulsi e prerogative strategiche attraverso inedite esperienze nel settore del credito.

Per il momento, però, permangono molti interrogativi sul futuro dell’istituto bancario sanminiatese. Le filiali Crsm sono state un punto di riferimento per le realtà locali diventando un sostegno all'imprenditoria locale e per molti risparmiatori. Non vogliamo che il rapporto di fiducia intessuto nel corso di anni si interrompa. Per proseguire su questa strada occorre che si faccia chiarezza  sulle motivazioni reali che hanno portato a dovere compiere la scelta difficile di cedere le quote di Carismi, con una perdita di patrimonio della banca e la conseguente perdita di valore delle azioni.

Le istituzioni locali dovranno essere in questo frangente gli interlocutori principali perché il futuro del Comprensorio possa essere tutelato e possa continuare il suo sviluppo.