TARI, chiarimento sull’applicazione della tassa sui rifiuti

Il Comune di Castelfranco spiega la corretta applicazione della normativa per il calcolo della tariffa variabile sui rifiuti domestici.

La TARI, ultima evoluzione di una tassa sui rifiuti che nel corso degli anni ha cambiato spesso nome ma non la natura, si paga in base ad una quota fissa e una quota variabile. La prima è un valore al metro quadro, la seconda cresce invece in base al numero degli occupanti. Questa seconda voce serve a rendere la tassa proporzionale alla quantità di rifiuti smaltiti, sulla base del presupposto ovvio che più persone producano più spazzatura («chi inquina paga», recita il principio europeo a cui l'Italia tenta da anni affannosamente di adeguarsi). I rifiuti però si producono in casa, per cui la presenza di pertinenze come ad esempio garage  (che già fa crescere la quota fissa moltiplicata per i metri quadrati) non dovrebbe cambiare la quota variabile.

Purtroppo in molti enti, grandi e piccoli, è stato seguito in questi anni un sistema di calcolo della quota variabile della TARI che aumenta le somme a carico dei contribuenti, senza però poggiare su una base normativa solida. In pratica la quota variabile, che cambia in base al numero di persone che abitano la casa e si aggiunge alla parte fissa legata ai metri quadrati, in molti enti è stata applicata sia all’abitazione, sia alle pertinenze.

Per quanto riguarda il Comune di Castelfranco di Sotto è stato accertato che in questi anni è stata applicata la normativa in vigore in maniera corretta ed il calcolo della TARI è stato effettuato senza aggiungere più volte la quota variabile legata al numero degli occupanti.